Nuove regole per accedere al bonus mobili ed elettrodomestici 2022 e detrazione prorogata al 2024
Premessa
Oltre alla proroga del bonus al 2024, con la Legge di Bilancio 2022 sono state introdotte importanti novità relativamente ai tetti di spesa ed ai requisiti energetici.
A riepilogare le istruzioni, i limiti e le novità introdotte è la nuova versione della guida Bonus Mobili ed Elettrodomestici pubblicata dall’Agenzia delle Entrate. Il documento, che è disponibile online dal 12 gennaio 2022, fa il punto delle spese ammesse in detrazione al 50%, alla luce della proroga e delle modifiche introdotte dalla Manovra.
Le novità
Per quanto riguarda i tetti di spesa, in base alle ultime novità introdotte e indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per gli interventi di recupero edilizio, la detrazione Irpef del 50% va calcolata su un importo massimo di € 10.000 per l’anno 2022 e € 5.000 per gli anni 2023 e 2024 (ricordiamo che nel 2021 il tetto massimo di spesa era di € 16.000) riferito alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto, in dieci quote annuali di pari importo.
A seguito del cambiamento delle regole europee per l’architettura energetica, per quanto riguarda le novità previste in merito ai requisiti energetici è stato aggiornato il sistema di classificazione al quale fare riferimento. Per l’agevolazione rientreranno i forni appartenenti alla classe energetica A, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie appartenenti alla classe energetica E ed infine frigoriferi e congelatori appartenenti alla classe energetica F.
Gli interventi edilizi a presupposto del bonus
Per poter accedere all’agevolazione è importante rispettare alcune condizioni riguardo gli interventi edilizi che ne sono a presupposto.
In relazione alle opere e agli interventi sugli edifici e sui fabbricati, si potrà accedere al bonus mobili solo se si tratta di interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia che riguardano gli interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione, o da cooperative edilizie, che vendono o assegnano l’immobile entro e non oltre 18 mesi dal termine dei lavori.
In riferimento agli appartamenti singoli, si può accedere al bonus mobili solo in presenza di interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia. E’ previsto anche per gli interventi di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi quali calamità naturali, purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Per quanto concerne i condomini, i lavori che danno diritto alle detrazioni, sono numericamente più ampi: interventi di manutenzione straordinaria, interventi di ristrutturazione edilizia, interventi di risanamento conservativo e (a differenza degli immobili unifamiliari) interventi di manutenzione ordinaria. Questi ultimi sono i più comuni tra quelli effettuati ogni anno.
Il pagamento dei beni agevolabili, inclusi trasporto e montaggio, deve essere fatto attraverso bonifico bancario o postale non necessariamente parlante oppure con carta di debito o credito, inoltre è fondamentale che gli acquisti dei mobili e degli elettrodomestici vengano fatti successivamente all’inizio dei lavori di ristrutturazione, pena il disconoscimento. Per finire, per l’agevolazione sarà necessario anche il rilascio della fattura o dello scontrino contenente il codice fiscale dell’acquirente. Inoltre, da questi documenti dovrà essere riscontrabile la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile