È possibile portare in detrazione l’acconto versato per l’acquisto di un box auto? Come va effettuato il pagamento?
Si ipotizzi il caso tipico di un contribuente che sta acquistando un box auto che un’impresa edile sta realizzando. Il contribuente verserà un acconto della somma pattuita nel 2023, mentre l’atto di compravendita verrà stipulato nel successivo 2024. Si può portare in detrazione l’acconto versato e si può pagare con assegno oppure con bonifico? Analizziamo il caso.
Secondo l’Agenzia delle Entrate se ricorrono tutte le altre condizioni previste dalla relativa normativa, la detrazione legata all’acquisto del box auto, pertinenziale ad un’unità abitativa di proprietà del contribuente, spetta anche in relazione ai pagamenti effettuati con bonifico nel corso dell’anno e fino a concorrenza del costo di costruzione dichiarato dall’impresa, a patto che:
- sia stato registrato regolarmente il contratto di compravendita, entro la data di presentazione della dichiarazione in cui si intende far valere la detrazione;
- all’atto risulti la sussistenza del vincolo di pertinenzialità tra edificio abitativo e box auto.
Per poter fruire dell’agevolazione, quindi, è previsto che l’effettuazione del pagamento avvenga tramite bonifico bancario. Come evidenziato nella Circolare n. 17/E del 26 giugno 2023 è possibile poter beneficiare della detrazione per l’acquisto del box anche se il pagamento è effettuato con mezzi diversi dal bonifico bancario, a patto che:
- il pagamento avvenga in presenza del notaio;
- l’acquirente ottenga dal venditore, oltre alla certificazione sul costo di realizzo del box, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati inclusi nella contabilità dell’impresa ai fini della loro concorrenza alla corretta determinazione del reddito.
Per la cronaca, infine, ricordiamo che la detrazione fiscale per l’acquisto del box auto attualmente è pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile