Il quesito:
Sono il Presidente di una ASD ed i miei collaboratori hanno ricevuto la CU 2022 da Sport e Salute per i bonus percepiti nel 2021. Molti di loro hanno percepito compensi sportivi intorno ai 9.000 euro ma hanno anche ricevuto indennità per 3.000 euro circa. Hanno sforato i 10.000 euro della fascia di esenzione oppure no? Dobbiamo rifare i calcoli e correggere le CU dell’Associazione applicando le ritenute eccedenti la fascia esente?
Risposta:
Gentile lettore, la tranquillizzo rispondendo subito che la risposta è NO! Le CU di Sport e Salute traggono in inganno i percettori in quanto sono state elaborate con la stessa causale (la N) e lo stesso codice di tipologia (il codice 22) dei compensi sportivi che il suo sodalizio ha consegnato ai propri collaboratori. La sua perplessità dunque era in prima lettura lecita, ma a risolvere ogni dubbio intervengono gli stessi decreti ove si afferma che tale “emolumento non concorre alla formazione del reddito ai sensi del DPR 22 dicembre 1986 n. 817”. Per completezza si leggano:
- l’articolo 96 del DL 18/2020 (decreto Cura Italia per le indennità di 600 euro per marzo 2020)
- l’articolo 98 del DL 34/2020 (decreto Rilancio per le indennità di 600 euro per aprile e maggio 2020)
- l’articolo 12 del DL 104/2020 (indennità di 600 euro per giugno 2020)
- l’articolo 17 del DL 137/2020 (indennità di 800 euro per novembre 2020)
- l’articolo 11 del DL 157/2020 (indennità di 800 euro per dicembre 2020)
- l’articolo 10 c. 10 del DL 41/2021 (decreto Sostegni per le indennità di ammontare proporzionale ai compensi 2019 per il primo trimestre 2021)
Tuttavia resta una perplessità: l’Agenzia delle Entrate potrebbe avviare i controlli automatizzati ex art. 36 bis del DPR 600/1973 poiché non sarebbe la prima volta che il sistema informatico dell’Agenzia si ritrovi a far confusione ed invii avvisi di irregolarità. Quindi, qualora dovesse accadere, si conservino tutte le CU del caso ed i riferimenti normativi di cui sopra.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile