
Sento spesso esprimere dubbi riguardo ai diritti dei tesserati rispetto ai soci e se esistano modalità di ammissione alla vita sociale per i tesserati. È importante notare che i due stati, quello di socio e quello di tesserato, sono distinti e derivano da rapporti diversi all’interno dell’associazione sportiva dilettantistica (ASD). Volendo schematizzare:
- Stato di SOCIO: La qualifica di socio si ottiene attraverso la conclusione di un contratto tra l’associazione e la persona fisica che desidera partecipare alla vita associativa condividendo le finalità dell’ente. I soci partecipano alle attività dell’associazione, alla vita associativa, possono esprimere il loro voto in diverse sedi, tra cui l’approvazione delle norme statutarie, la nomina degli organi direttivi e godono dell’elettorato attivo e passivo. Hanno doveri come l’osservanza dello statuto, il rispetto delle deliberazioni degli organi associativi e il versamento del contributo associativo annuale.
- Qualifica di TESSERATO: Il tesseramento è l’atto con cui una persona fisica aderisce a una federazione sportiva o a un ente di promozione sportiva per praticare un determinato sport. Questo rapporto si instaura attraverso l’associazione sportiva, ma non è necessario che i tesserati siano soci dell’associazione. Il tesserato è autorizzato a svolgere attività sportiva con l’associazione o la società sportiva, e in alcuni casi anche con una federazione o un ente di promozione sportiva.
Da questa distinzione emergono tre situazioni all’interno di un’ASD: il socio tesserato, il solo socio non tesserato (che non pratica lo sport di riferimento), e il solo tesserato (che pratica l’attività sportiva ma non è socio).
È importante notare che il legislatore inizialmente aveva confuso le due figure (“Con l’atto di tesseramento l’atleta instaura un rapporto associativo con la propria associazione o societa’ sportiva“), ma il decreto n. 163/2022 ha corretto questa definizione, distinguendo tra il rapporto di tesseramento e l’appartenenza all’ordinamento sportivo (“l’atto formale con il quale la persona fisica diviene soggetto dell’ordinamento sportivo ed è autorizzata a svolgere attività sportiva con una associazione o società sportiva e, nei casi ammessi, con una Federazione sportiva nazionale o Disciplina sportiva associata o Ente di promozione sportiva“).
Bisogna, infine, tenere presente che:
- I tesserati non soci non hanno gli stessi diritti dei soci. Non partecipano alle assemblee sociali, non hanno diritto di voto e non sono soggetti agli obblighi sociali come il pagamento della quota associativa o il rispetto delle norme statutarie. Non è richiesto un atto formale di ammissione alla vita dell’associazione, a meno che il tesserato stesso non manifesti la volontà di diventare socio.
- Non esiste un rapporto numerico definito tra soci e tesserati stabilito dalla legge. Tuttavia, è fondamentale rispettare il principio di democraticità, garantendo la corretta convocazione delle assemblee, il coinvolgimento di tutti i soci, il rispetto delle norme statutarie sull’ingresso e l’uscita dei soci, e assicurando che le decisioni all’interno dell’associazione siano prese in modo equo e trasparente.
In conclusione, la legge non fissa un rapporto numerico specifico tra soci e tesserati, ma sottolinea l’importanza di una gestione democratica e conforme alle norme statutarie all’interno dell’associazione sportiva dilettantistica.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile