
Con l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 139/2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, si introducono rilevanti modifiche alla disciplina dell’imposta di successione.
Con l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 139/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre, si introducono rilevanti modifiche alla disciplina dell’imposta di successione. L’intervento normativo, attuativo della legge delega per la riforma fiscale n. 111/2023, ha ridefinito le procedure di liquidazione e versamento dell’imposta, in particolare con l’introduzione del meccanismo di autoliquidazione.
Il nuovo sistema di autoliquidazione dell’imposta di successione
Il Decreto legislativo n. 139/2024 ha innovato il procedimento di determinazione dell’imposta, perseguendo l’obiettivo di semplificazione e riduzione dei tempi di gestione. La riforma ha modificato il Testo Unico sulle Successioni (D.lgs. n. 346/1990), prevedendo che:
- L’imposta di successione sia determinata direttamente dagli eredi obbligati al pagamento, sulla base della dichiarazione di successione;
- In caso di presentazione di dichiarazioni sostitutive o integrative, l’imposta debba essere nuovamente autoliquidata;
- Il versamento dell’imposta di successione debba avvenire entro 90 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione;
- Sia possibile optare per un pagamento rateale, purché l’importo non sia inferiore al 20% dell’imposta dovuta, con saldo in 8 rate trimestrali (o 12 per importi superiori a 20.000 euro). Gli importi inferiori a 1.000 euro non sono rateizzabili.
Ulteriori disposizioni introdotte
Oltre alla modifica della procedura di liquidazione, il Decreto introduce altre rilevanti novità:
- Le imposte ipotecarie e catastali devono essere versate entro il termine di presentazione della dichiarazione di successione;
- Gli istituti bancari e gli intermediari finanziari devono consentire lo svincolo delle somme ereditate per consentire agli eredi under 26 di effettuare i versamenti relativi a imposte catastali, ipotecarie e di bollo;
- Gli uffici dell’Agenzia delle Entrate verificheranno la correttezza dell’autoliquidazione, procedendo a eventuali correzioni di errori materiali e notificando entro due anni eventuali avvisi di liquidazione per il pagamento di imposte aggiuntive;
- Si abolisce la categoria dell'”imposta suppletiva”, mantenendo le definizioni di “imposta principale” (quella autoliquidata o liquidata dall’ufficio sulla base della dichiarazione) e “imposta complementare” (quella determinata dall’ufficio a seguito di controlli o accertamenti);
- La dichiarazione di successione deve essere presentata telematicamente, con possibilità di invio tramite raccomandata per i soggetti non residenti;
- Non è più necessario allegare gli estratti catastali, che saranno acquisiti d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate.
Queste modifiche mirano a semplificare il processo successorio e a garantire una maggiore certezza e rapidità nella determinazione dell’imposta, riducendo i tempi di attesa per gli eredi.
Vincenzo D’Anzica
Dottore Commercialista e Revisore Contabile